Diritto al lavoro: nuovi obblighi di controllo

Pubblichiamo la nuova guida di ICE, a cura dell'avv. Chiara Muston, LL.M. e dell’avv. Manuela Travaglini sui "Right to work checks", il cui obiettivo è quello di prevenire il lavoro illegale, inteso come impiego di un lavoratore immigrato irregolarmente nel Regno Unito.

A partire dal 1° luglio 2021, tutti i datori di lavoro che assumono cittadini europei devono eseguire controlli volti ad accertare che gli stessi possiedano uno status secondo le nuove norme sull’immigrazione britanniche - come già avviene nei confronti dei cittadini provenienti da Paesi terzi.

Naturalmente, se il lavoratore non risiedeva già in Regno Unito entro il 31 dicembre 2020, e dunque può lavorare in UK solo sulla base del nuovo sistema di immigrazione a punti, la procedura di verifica dei requisiti necessari sarà stata già effettuata dai propri consulenti/dipartimento Human Resources al momento di sponsorizzare il lavoratore, secondo il new point based system.

Le cose sono invece più delicate in relazione a lavoratori o potenziali tali già presenti in Regno Unito prima della fine del grace period (30 giugno 2021).

Se si conduce un controllo preventivo sui propri (potenziali) dipendenti, conformemente alle norme di diritto del lavoro e sull’immigrazione, si avrà una difesa - o statutory excuse - contro la responsabilità di una sanzione civile elevata. Pertanto, se l’Home Office scopre che si è assunto qualcuno che non ha il diritto di svolgere il lavoro per cui è stato impiegato, ma sono stati condotti correttamente i controlli prescritti, non verrà emessa la sanzione civile comminabile per tale infrazione.

Dettagli e approfondimenti nella GUIDA allegata.